Effetto serra
Strato di ozono
Piogge acide
Produzione di energia
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Biotopi + Energia = Ecosistema
aria acqua terra + sole = la vita si realizza
Il vapore acqueo è colui che ha l’effetto serra maggiore.
Altri gas e in particolare il CO2 sono necessari per la realizzazione del vapore acqueo in atmosfera (nuvole).
Se si eliminassero questi gas dall’atmosfera, la temperatura cadrebbe tanto da ridurre il vapore acqueo e di conseguenza, si andrebbe ad eliminare l’effetto serra portando la terra a uno stato di gelo. I gas serra assicurano quindi la struttura della temperatura che mantiene il livello attuale di vapore acqueo in atmosfera.
Se il CO2 è la principale leva di comando, o forza motrice, in materia climatica, il vapore acqueo ha un effetto amplificatore potente e rapido (raddoppia o triplica la forza iniziale). Il vapore acqueo non è la forza di di base, ma è fondamentale per il clima.
I gas serra come vapore d’acqua, anidride carbonica, metano, ossido nitrico, ozono, ecc., assorbono la radiazione infrarossa causando l’effetto serra.
Il vapore acqueo è presente in atmosfera in seguito all’evaporazione di tutte le fonti idriche (mari, fiumi, laghi, ecc.) e come prodotto delle varie combustioni.
L’anidride carbonica è rilasciata in atmosfera soprattutto quando vengono bruciati rifiuti solidi, combustibili fossili( olio, benzina, gas naturale e carbone), legno e prodotti derivati dal legno. È nutrimento per le piante
Il metano viene emesso durante la produzione ed il trasporto di carbone, del gas naturale e dell’olio minerale, o in seguito alla decomposizione della materia organica nelle discariche ed alla normale attività biologica degli organismi (2 miliardi di bovini).
L’ossido nitroso è emesso durante le attività agricole ed industriali, come del resto nel corso della combustione dei rifiuti e dei combustibili fossili.
Gas serra estremamente attivi sono i gas artificiali, generati da diversi processi industriali, come gli idrofluorocarburi (HFC), i perfluorocarburi (PFC) e l’esafluoruro di zolfo (SF6).
L’effetto serra di una molecola dipende da tre fattori: presenza in atmosfera, dimesione e capacità di rifessione della molecola
La presenza media dei gas serra in atmosfera può variare:
- da 12 anni (metano e HFC)
- a 50 anni (CFC)
- a circa un secolo (CO2)
- a 120 anni (N2O)
- a migliaia di anni (50000 per il CF4)
TECNICO FRIGORISTA deve limitare i danni:
- un impianto deve contenere il minor quantitativo di refrigerante possibile
- il refrigerante deve avere il GWP (potenziale di riscaldamento globale) più basso possibile
- l’impianto deve essere sempre ermetico
- l’efficienza dell’impianto deve essere controllata a regola d’arte,
perché è direttamente proporzionale ai conumi e quindi alle emissioni di CO2
Lo strato di ozono protegge da raggi UV dannosi.
1 molecola di cloro distrugge fino a 100’000 molecole di ozono.
Per questo motivo, i refrigeranti alogenizzati col cloro (HCFC e CFC) sono proibiti.
ODP (potenziale di distruzione dell’ozono) deve essere inferiore a 0,0005.

I gas artificiali acidificano l’acqua, sia che si trovino in aria o nel terreno. Pertanto, è proibito rilasciare refrigeranti artificaili in atmosfera.
Anche l’olio degli impianti frigo non possono essere smaltiti normalmente, perché contengono refrigerante!
Più del 60% dell’energia elettrica mondiale proviene da combustione.
La maniera più efficacie di ridurre sia i consumi che le conseguenti emissioni, è di far funzionare il meno possibile le macchine.
Per far questo bisogna mantenerle al meglio della loro efficienza.