Differenze di temperatura negli scambiatori

Per valutare se le temperture di condensazione o di evaporazione sono corrette, bisogna confrontarle con le temperature dei fluidi “esterni” (solitamente aria o acqua). Le temprerature che comandano, sono quelle del fluido esterno che entra nel condensatore (TAC1) o nell’evaporatore (TAE1).

Sotto troviamo le differenze di temperatura che normalemente si dovrebbero avere negli scambi di calore.

Di norma, uno scambiatore di calore è calcolato per avere una variazione della temperatura dei fluidi (tra entrata ed uscita) di 5 e 10 °C. Lo stesso vale intervallo vale per la differenza di temperatura tra i due fluidi.

Le termopompe e gli impianti di climatizzazione VRV/VRF di norma sono progettati secondo questi valori.

I climatizzatori mono e multi split hanno spesso delle differenze di temperatura alte tra evaporazione e aria: dTAE raggiunge spesso 15°C.
Un split ha un porblema se la sua temperatura di evaporazione è inferiore a 0°C.

In refrigerazione, questi valori sono ridotti nel caso di celle positive per ridurre la deumidificazione, quando il prodotto stoccato necessita di un’alta umidità relativa per mantenersi più a lungo.

Questi valori servono ad una prima analisi della situazione, ma poi vanno valutati di volta in volta a seconda del caso.